Il Mediterraneo, pesci pericolosi nei mari Italiani

Nel mar Mediterraneo esistono alcune specie di pesci che è preferibile non farne la conoscenza troppo da vicino. Sicuramente godiamo di una tranquillità maggiore rispetto a tanti mari, rispetto al resto del mondo, dove le specie pericolose sono molte, più aggressive, e di vario genere.
Vediamo cosa ci nasconde il Mediterraneo:

Il Pesce prete

Il pesce prete o lucerna (Uranoscopus scaber) è diffuso in tutto il mar Mediterraneo, soprattutto nelle coste Italiane

  • Mar Ligure
  • Mar Tirreno
  • Mare di Sardegna
  • Mare di Sicilia
  • Mar Ionio
  • Mare Adriatico

Questa specie di pesce ha organi elettrici dietro gli occhi, le scariche che produce sono debolissime e la loro funzione non è ben nota, se si viene a contatto con questo pesce molto probabilmente si potrebbe sentire una piccola corrente elettrica.
Vive per lo più sui fondali marini sabbiosi e fangosi, difficilmente lo si trova a basse profondità, dove ci sono i bagnanti, ma lo si può incontrare facilmente.

La puntura di questo pesce è molto dolorosa, per trovare sollievo da questa puntura bisogna immergere la ferita in acqua molto calda e contattare un medico se necessario.


Trigone o Pastinaca comune

I trigoni (pastinaca comune) sono dotati di aculei contenenti veleno, situati sul dorso della coda, si camuffa spesso sotto la sabbia, ed è in questa circostanza che si può venire a contatto con questo pesce, il trigone infila l’aculeo della coda nel piede o nella gamba della vittima, rilasciando il veleno. L’aculeo non è liscio, ma ha una forma seghettata, questo porta ad una ferita frastagliata e copiosamente sanguinante.
Il dolore è immediato e forte, ma diminuisce gradualmente nell’arco di 6-48 ore. I primi sintomi sono episodi sincopali, debolezza, nausea e ansia; vomito, diarrea, sudorazione, crampi generalizzati, respiro affannoso e morte sono sintomi più rari.

  • Inizialmente lavaggio con acqua salata
  • Trattamento medico della ferita e rimozione dei frammenti dell’aculeo

La prima assistenza per lesioni da puntura di trigone a un braccio o una gamba consiste in un delicato lavaggio con acqua salata nel tentativo di rimuovere i frammenti dell’aculeo caudale, che va rimosso solo se si trova sulla superficie cutanea e non penetra nel collo, nel torace o nell’addome. Il sanguinamento abbondante può esser rallentato esercitando una pressione diretta.

Può essere necessaria un’iniezione antitetanica. L’arto leso deve essere tenuto sollevato per parecchi giorni. In qualche caso è necessaria la terapia antibiotica ed eventualmente la chiusura chirurgica della ferita


Le Meduse nel mediterraneo

Nel Mediterraneo le popolazioni di meduse sono sempre più abbondanti. La pesca incontrollata sarebbe la causa della sovrappopolazione di questa specie, vengono uccisi i predatori che si nutrono di meduse.

Pelagia noctiluca

Gli esemplari sono piccoli, con una campana di 6-10 cm di diametro dal bordo ondulato, composto da 16 lobi da cui partono 8 lunghi tentacoli retrattili, molto urticanti e trasparenti.

Il contatto con i tentacoli urticanti non è letale per l’uomo, ma è molto doloroso, per sapere come trattare le punture di meduse vi rimandiamo a questo articolo.


Caravella portoghese (Physalia physalis)

Dovrebbe vivere esclusivamente sulla superficie dell’oceano, ma è presente prevalentemente anche in Sicilia e spagna. Non avendo organi deputati alla locomozione, la caravella si muove sfruttando la combinazione tra venti, correnti e maree.

Le punture della caravella causano solitamente forte dolore nell’Uomo, lasciando piaghe sulla pelle simili a frustate, con persone sensibili ce la possibilità che si possa andare verso lo shock anafilattico, con febbre e problemi polmonari e cardiaci, senza escludere il peggio.

Altri tipi di meduse che possiamo incontrare nel mediterraneo

Olindias formosa il maggiore inconveniente è la sensazione di bruciore in sede di puntura
Chrysaora Hysoscella molto urticante

La Tracina

Conosciuta anche come pesce Ragno,  e sebbene il suo aspetto non faccia così paura può diventare il tuo incubo quando vai al mare, la si trova sempre vicino ai fondali e camminando nell’acqua ci si può mettere il piede sopra per errore.

La Tracina ha una serie di spine retraibili sul dorso ben salde su un tessuto spugnoso, e molto velenose.

È bene riconoscere cosa ci ha punto quando si sta in acqua, o almeno cercare di farsi un’idea più precisa possibile. Il veleno della Tracina contiene molte sostanze tossiche di natura proteica, tra cui la dracotossina, la serotonina e l’istamina.

la dracotossina è una molecola molto instabile che avrebbe una azione emolitica (distrugge le cellule del sangue) ed è sensibile alla temperatura. Dopo la puntura si avverte da subito un forte dolore che può durare ore, e può estendersi fino al braccio, associato a gonfiore e un arrossamento cutaneo.
Se si èun soggetto sensibile possono comparire anche

  • Nausea
  • Tremore
  • Vomito
  • Febbre

Mantieni la calma, agitarsi aumenta il dolore, prova innanzitutto a spremere in modo delicato la parte colpita per fare fuoriuscire il veleno e allo stesso tempo controlla che nessun aculeo del pesce ragno sia rimasto sotto la pelle, perché potrebbe provocare infezione. La sostanza che ti inietta è termolabile, cioè, perde la sua efficacia quando si trova a temperature alte.
Per alleviare il dolore bisogna immergere la parte in acqua ben calda (40-45 gradi) e se la sopporti anche 50. Evita rimedi fai da te oltre all’acqua calda.

  • Spegnere un mozzicone di sigaretta sopra la ferita, (meglio non commentare)
  • Non funziona nemmeno urinarci.
  • Non funziona versarci dell‘ammoniaca.
  • Non funziona neanche l’aceto.

Shock anafilattico

se noti difficoltà a respirarerush cutaneosudorazionetachicardia e stanchezza molto profonda bisogna chiamare subito il 118. Se un soggetto sa di essere allergico a tale puntura è buona cosa arrivare in spiaggia già muniti di puntura di adrenalina, i soccorsi vanno comunque chiamati, perché molto probabilmente avrai bisogno di una terapia idonea.

Approfondimento

Lo shock anafilattico può presentarsi a tua insaputa, dopo qualsiasi tipo di puntura, che sia un pesce o un insetto non fa differenza. Se si è allergici ad una sostanza molto probabilmente rischi lo shock anafilattico, se sei allergico porta sempre con te una puntura di Adrenalina, da fare intramuscolare, e chiama subito i soccorsi, l’adrenalina può salvarti la vita.


Pesce Scorpione

Tramite il canale di Suez è arrivato anche in Sicilia e nel tirreno tra Calabria e Campania. Le sue pinne dorsali presentano anche dei lunghi e appuntiti che fungono da aculei velenosi, che rendono particolarmente pericolosa questa specie, anche una singola goccia del suo veleno può provocare pesanti reazioni allergiche, paralisi, blocchi respiratori e indurre anche il coma.

L’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale) ha inserito questo pesce tra le 4 specie aliene più pericolose presenti nei mari italiani.
L’Ispra avvisa tutti i bagnanti di allontanarsi dalla spiaggia, qualora se ne avvistasse un esemplare e di chiamare immediatamente le forze di pronto intervento per segnalare l’avvistamento.

Il veleno di questi pesci può arrivare anche ad essere mortale per gli esseri umani, visto che colpisce il sistema nervoso centrale


L’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale) locandina di sensibilizzazione.
(Attenti a 4 pesci Alieni scarica il Pdf informativo)

Mediterraneo pesci pericolosi