Il nostro intestino, la digestione.

è Il nostro secondo cervello?

Frase ormai ricorrente, quante volte l’abbiamo sentita? Ormai famosa anche tra le pubblicità della tv, ma sarà veramente cosi come dicono?

Si, si può affermare che il nostro intestino è il nostro secondo cervello, sono stati trovati più di 90 milioni di neuroni, che insieme agli ormoni ed altri elementi possono influenzare il nostro cervello, e di conseguenza anche il nostro comportamento.

Circa quattro anni fa avevo trattato molto superficialmente questo argomento, in questo secondo articolo vorrei approfondire tutta la digestione.

Se vi chiedo cosa vi viene in mente se vi dico intestino? La maggior parte di voi penserà subito alle feci, ad un ambiente sporco e mal odorante, ma non è proprio come ve lo immaginate. L’intestino è un organo che rimane pulitissimo e inodore, fino ad arrivare all’ultimo tratto dove si formano le feci solide, e un odore di feci eccessivo e pungente, significa un’alimentazione e digestione non proprio regolare.

La digestione

La digestione ha inizio proprio dalla bocca, il cibo che inseriamo viene triturato dai denti, amalgamato con la saliva dove si forma il Bolo, si ha anche la prima scissione del 5% dell’amido che viene scomposto in zuccheri disaccaridi, carboidrati più semplici, per mezzo di un enzima che si trova nella saliva, la (Ptialina).
L’isozima altro enzima contenuto nella saliva fa la funzione antibatterica. Purtroppo la maggior parte della popolazione non mastica in modo corretto, a volte troppo velocemente, deglutendo ancora prima di finire una corretta masticazione, la scienza ci fa sapere che un boccone dovrebbe essere pronto per essere deglutito quando lo abbiamo masticato minimo dalle 15 alle 30 volte a secondo del cibo.

Lo stomaco

Una volta che il bolo arriva nello stomaco, grazie alla contrazione dei muscoli dell’esofago, il cibo inizia una nuova fase digestiva. Grazie ai muscoli siti nello stomaco, come si può notare nell’immagine, il bolo entra in contatto con la mucosa gastrica, le ghiandole presenti iniziano a produrre succhi gastrici, (acido cloridrico) volgarmente chiamato (acido muriatico al 10%).

La capienza dello stomaco è di circa 1,5litri ed oltre all’acido cloridrico sono presenti molti enzimi come la Pepsina.

La Pepsina è in grado di spezzare le molecole delle proteine trasformandole in molecole più corte.
L’acido cloridrico distrugge tutti i batteri presenti nel cibo, mentre un altro enzima chiamato L’ipasi gastrica, inizia la digestione dei grassi, mentre la Chimosina “altro enzima gastrico” inizia a coagulare la caseina, proteina del latte, a questo punto il bolo si trasforma in chimo un liquido denso, che tramite il piloro passa all’intestino.

Stomaco

Nell’intestino si conclude la digestione con l’assorbimento dei nutrienti. L’intestino si divide in intestino tenue e intestino crasso, è avvolto da una membrana, il peritoneo, ed è situato nella parte centrale dell’addome.

Il chimo, che entra nell’intestino tenue contiene ancora carboidrati, peptoni, “che sono le proteine trasformate dallo stomaco”, e lipidi da digerire. La digestione avviene grazie all’azione combinata della bile, del succo pancreatico e del succo enterico prodotto dalle ghiandole della mucosa intestinale.

La bile è un succo prodotto dal fegato e si accumula nella cistifellea. Lo scopo della bile è quello di rendere i grassi più assimilabili, spezzandoli in particelle molto più piccole che possono essere attaccate dagli enzimi con più facilità, inoltre ha la funzione di neutralizzare l’acidità dell’acido cloridrico presente nel chimo.

Il succo pancreatico prodotto dal pancreas termina la digestione nel duodeno (prima parte dell’intestino tenue), la tripsina (enzima pancreatico) continua la digestione delle proteine trasformando i peptoni in amminoacidi.

L’amilasi (enzima pancreatico) continua la digestione dei carboidrati iniziata in bocca, i disaccaridi sono trasformati in monosaccaridi.

La lipasi pancreatica continua la demolizione dei grassi in glicerina e acidi grassi, il chimo si trasforma in un liquido vischioso e lattiginoso, il chilo, contenente amminoacidi, glucosio, glicerina e acidi grassi, oltre all’acqua, ai sali minerali e alle vitamine che non hanno bisogno di trasformazioni. Il chilo procede verso il digiuno e l’ileo, la cui parete è una mucosa formata da numerosissimi rilievi, i villi intestinali, dove avviene l’assorbimento delle sostanze digerite.

L’assorbimento intestinale, intestino tenue

Nell’intestino tenue grazie ai villi intestinali avviene l’assordimento delle sostanze processate, pensate che ci sono circa 200m² tra villi è pieghe intestinali,

L'intestino villi intestinali

Il glucosio, gli amminoacidi e la glicerina passano direttamente dall’intestino tenue ai vasi chiliferi per poi nei vasi sanguigni tramite la permeabilità dei vasi sanguigni, che risulta essere diversa in certe circostanze, per permettere alle sostanze di penetrare nel sangue. Le vitamine, i sali minerali e l’acqua rimasta sono assorbiti dall’intestino crasso. Sulla mucosa dell’intestino crasso vivono numerosissimi batteri “La flora batterica buona” che si cibano delle sostanze non assorbite producendo vitamine di grande utilità come la B1, la B2 e la K,

L’intestino crasso inoltre accumula le sostanze residue e le elimina sotto forma di feci.

Conclusioni: Mantenere un’intestino in salute si riflette sulla nostra vita quotidiana, un intestino sano significa essere più gioiosi e positivi nella vita sociale, il nostro corpo sarà in salute, e ricordate, ” siamo quello che mangiamo”.


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