Carboidrati semplici o complessi ? quali mangiare ?

cereali fibre e carboidrati

Carboidrati semplici o complessi? qualcuno di voi sa già di cosa parlo, ma molti di voi non sanno cosa sono e dove si trovano. Molte persone fanno lo sbaglio di nominarli carboidrati buoni o carboidrati cattivi, come se stessimo parlando del colesterolo.
In questo articolo non mi addentrerò più del necessario su argomenti prettamente medici e scolastici, trasformerò un articolo complesso nel suo genere, in un articolo semplice da leggere.

I carboidrati sono fonte di energia per il nostro corpo, sono nutrienti e importantissimi, sono sostanze composte da carbonio ed acqua  e sono contenuti principalmente negli alimenti di origine vegetale,
non devono mai mancare nelle nostre diete e in base alla loro struttura sono denominati semplici o complessi

Quando ne ingeriamo più del necessario e ne consumiamo meno il nostro organismo crea delle riserve che si trovano nel fegato e nei muscoli fino ad un massimo di 400-500 grammi.
Il nostro organismo preferisce creare riserve energetiche sotto forma di lipidi, perché quando utilizzati sono decisamente più energetici.

Carboidrati semplici

Si chiamano semplici (monosaccaridi cioè il glucosio  la cui concentrazione nel sangue è chiamata glicemia, disaccaridi e oligosaccaridi), tutti quelli che si trovano in alimenti raffinati come lo zucchero, ma importantissimo sapere che si trovano anche nella Frutta (zuccherina) come banane, fichi, cachi, pere, frutti tropicali, pesche, albicocche, inoltre si trovano nel miele, melate, sciroppi naturali, e vengono assorbiti dal nostro organismo in modo veloce. Il vantaggio di questi alimenti e quello di avere energia subito a disposizione perché non hanno bisogno di trasformazioni metaboliche. L’assimilazione inizia già dalla bocca mentre si mastica il cibo e l’insulina prodotta dal pancreas serve ad accompagnarlo verso le cellule, le quali sapranno farne buon uso.

Complessi

Si chiamano complessi (polisaccaridi), quando, per essere assorbiti il nostro organismo li deve trasformare con un processo metabolico. Chiamati anche carboidrati d’eccellenza, Cereali, frumento, mais, riso, orzo, farro, avena, kamut, patate, castagne, tapioca, manioca, piselli e fagioli, zucca, carote, barbabietole da zucchero.

Quanti carboidrati semplici bisogna mangiare?

I carboidrati semplici nella nostra alimentazione non devono superare al max. 10-20% del fabbisogno giornaliero, Il glucosio in eccesso viene riservato nel fegato e nei muscoli come scorta, sotto forma di glicogeno, che servirà per mantenere costante la glicemia. Quando i livelli di glucosio nel sangue diminuiscono (ad esempio, durante il digiuno o l’esercizio fisico), il fegato rilascia il glicogeno sotto forma di glucosio nel sangue per mantenere stabili i livelli di zucchero.

Quanti carboidrati complessi bisogna mangiare?

Devono ricoprire 80-90% del fabbisogno giornaliero di carboidrati. Privilegiate sempre questo tipo di carboidrato.

I carboidrati sono il nutriente che il nostro corpo a scelto per il nostro cervello, o meglio dire, il nostro cervello di nutre di glucosio, non bisogna tenere il nostro organismo a digiuno di glucosio, in scarsità di glucosio il nostro metabolismo inizia a usufruire delle scorte lipidiche, ma queste scorte per essere utilizzate devono essere trasformate, e per subire tale trasformazione il nostro organismo rilascia sostanze nocive, che vengono espulse con le urine, ma che comunque si sono fatte un giretto nel nostro corpo.

E per questo che bisogna sospettare quando una dieta e priva di carboidrati.

Conclusioni

Il nostro cervello consuma glucosio, e non è proprio il caso di lasciarlo a digiuno, per una persona di circa 70 Kg, ci vogliono circa 180 grammi  di carboidrati, basta applicare questa formula per trovare la tua quantità, 2,6×70, che cosa sono questi numeri ? 2,6 rappresentano i grammi per kg corporeo, 70 e il peso della persona, se pesate 50Kg , 2,6×50=130 grammi di carboidrati cioè, 117 grammi di carboidrati complessi e 13 grammi di carboidrati semplici.

Privilegiate tutte le farine integrali a quelle bianche raffinate

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