Spdif, scopri come funziona

La sigla SPDIF sta per Sony-Philips Digital Interconnect Format.

Si tratta dello standard professionale AES/EBU per la trasmissione audio in formato digitale su cavo coassiale dedicato prevalentemente ad apparecchi di livello consumer, la trasmissione avviene tramite cavetto coassiale da 75 ohm con connettore Rca, con questo collegamento si raggiungono senza problemi distanze anche di 10 metri con una risoluzione massima di 20 bits in alcuni casi può raggiungere anche i 24 bits, usata per trasportare segnale audio con codifica PCM lineare fino a 48KHz ma potrebbe trasmettere anche segnali fino a 96 KHz, in molte occasioni lo spdif lo troviamo anche per trasmettere altri tipi di segnale audio come nel caso più frequente è quello del segnale Dolby Digital che viene incapsulato nel normale flusso SPDIF e trasmesso dai lettori di DVD o in molti casi dai decoder digitali terrestri al decoder Dolby Digital.

Consigli:

  1. Non sorpassate mai la massima lunghezza consigliata per quel tipo di cavo, più corto è meglio è.
  2. Usate cavi adatti, non collegate un’uscita spdif con un cavo audio Rca solamente perché il connettore è uguale (Rca) ricordate che le impedenze sono diverse.
  3. Se possibile non usate i cavi nella confezione, in particolar modo per l’uscita spdif
  4. Non c’è bisogno che spendiate un patrimonio in cavi, ma cosa più importante se i cavi sono auto-costruiti che le saldature siano fatte a dovere, una buona saldatura deve essere lucida senza esagerare con lo stagno, una saldatura opaca a forma di palla tonda non è sintomo di nulla di buono. NB: se usate il nuovo stagno senza piombo difficilmente vi verrà una saldatura lucida
  5. Evitate se possibile prolungamenti di cavi anche se fatti a dovere.
  6. Usate cavi di spessore adeguato specialmente se troppo lunghi.