
Un Rischio Nascosto nella Natura
Quando si parla di incendi boschivi o propagazione del fuoco, spesso si punta il dito contro l’azione umana o le alte temperature. Ma c’è un nemico silenzioso che gioca un ruolo decisivo: i gas infiammabili rilasciati da alcuni alberi sottoposti a forte calore.
Molti alberi e arbusti, infatti, producono oli essenziali ricchi di composti volatili come terpeni, cineolo, limonene, canfora, tutti estremamente infiammabili. Queste sostanze non solo rendono la pianta più aromatica o protetta dai parassiti, ma sotto stress termico evaporano e saturano l’aria circostante con vapori che possono esplodere o prendere fuoco all’improvviso.
Vediamo nel dettaglio quali sono queste piante, quali composti contengono, e che livello di rischio comportano in caso di calore intenso o incendi.
🔥 Perché alcuni alberi rilasciano gas infiammabili?
La produzione di terpeni e oli essenziali è una strategia evolutiva per:
- Difendersi da insetti e funghi.
- Resistere a climi secchi (sono in gran parte lipofili e resistenti all’evaporazione lenta).
- Comunicare chimicamente tra piante (fitocomunicazione).
Il problema nasce quando il calore ambientale aumenta (oltre 35-40°C) o in caso di incendio: questi composti evaporano con maggiore intensità, saturano l’aria e possono autoaccendersi o esplodere se innescati.
🌲 Alberi e piante: elenco dettagliato
Pianta | Composti infiammabili principali | Livello di Rischio | Note |
---|---|---|---|
Pino (Pinus spp.) | α-pinene, β-pinene, limonene | 🔥🔥🔥 Alta | Gli aghi e la resina rilasciano grandi quantità di vapori volatili. |
Eucalipto (Eucalyptus spp.) | Cineolo (eucaliptolo), pinene | 🔥🔥🔥🔥 Estrema | Causa frequenti esplosioni nei roghi australiani. |
Rosmarino (Rosmarinus officinalis) | Cineolo, canfora, borneolo | 🔥🔥 Media | Siepi molto infiammabili nei climi secchi. |
Ginepro (Juniperus spp.) | Pinene, sabinene | 🔥🔥🔥 Alta | Bacche e aghi bruciano violentemente. |
Alloro (Laurus nobilis) | Cineolo, eugenolo, metileugenolo | 🔥🔥 Media | Le foglie, anche verdi, bruciano rapidamente. |
Cedro (Cedrus spp.) | Cedrene, thujopsene | 🔥🔥🔥Alta | Legno e resina ad alta infiammabilità. |
Abete rosso (Picea abies) | Pinene, limonene | 🔥🔥 Media | Simile al pino, ma meno carico di resine. |
Mirto (Myrtus communis) | Limonene, mirtenolo, cineolo | 🔥🔥 Media | Foglie aromatiche facilmente infiammabili. |
Timo (Thymus vulgaris) | Timolo, carvacrolo | 🔥🔥 Media | Brucia rapidamente, specie in estate. |
Salvia (Salvia officinalis) | Canfora, cineolo | 🔥🔥 Media | Vapori fortemente aromatici e infiammabili. |
🌬️ Il pericolo silenzioso: i gas invisibili degli alberi
A differenza del fumo visibile, questi vapori sono spesso inodori o leggermente aromatici, ma non si vedono a occhio nudo. Possono creare sacche di gas che, se incontrano una scintilla o una fiamma (anche un fulmine o una brace), si accendono istantaneamente.
In alcuni casi documentati, come in Australia o California, il vapore degli eucalipti ha provocato esplosioni ad albero intero, scagliando corteccia e rami a distanza di metri.
🧪 Aspetto chimico: il ruolo dei terpeni
I principali colpevoli sono i monoterpeni e sesquiterpeni:
- Monoterpeni (C10H16): come α-pinene, limonene, cineolo – molto volatili e infiammabili.
- Sesquiterpeni (C15H24): meno volatili ma ancora infiammabili (cedrene, thujopsene).
- Fenoli aromatici: come il timolo (nel timo) e eugenolo (nell’alloro) – aumentano l’aromaticità e la reattività alla combustione.
🔎 Conclusione: attenzione ai paesaggi “profumati”
Le piante aromatiche possono essere un piacere per i sensi, ma in certi contesti ambientali possono diventare un acceleratore di fiamme.
Chi vive in zone a rischio incendi o in aree aride e assolate, dovrebbe:
- Limitare l’uso di siepi o arbusti ad alto contenuto di oli essenziali vicino a case e strutture in legno.
- Potare regolarmente per evitare accumulo di materiale secco.
- Evitare di accendere fuochi vicini a queste piante, anche se sembrano verdi e fresche.
💡 Curiosità finale
Molti di questi oli sono anche usati in aromaterapia o fitoterapia… ma nel bosco, possono diventare una miscela esplosiva. La Natura ha due volti: uno curativo e uno incendiario.