La Tachiperina, pensi di sapere tutto sul paracetamolo

La TachiperinaLa Tachiperina è il medicinale più usato da sempre, piccoli dolori, mal di testa, dolori articolari, febbre, ecc, per trovare sollievo ma non per guarire dal problema. Disponibile in svariate formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione per via orale, per via rettale e per via parenterale. Il paracetamolo o acetaminofene è l’analgesico o l’antipiretico più amato, ed è considerato molto sicuro dagli esperti, ma sai realmente su cosa agisce ?

Il paracetamolo agisce sui centri nervosi alterando la percezione del dolore, e abbassando la temperatura corporea tramite l’inibizione della sintesi delle prostaglandine, molecole coinvolte nei processi infiammatori, inoltre agisce anche come un qualsiasi altro anti infiammatorio, agendo direttamente sull’enzima Cox 1.

Al contrario, la Tachiperina ha un effetto anti-infiammatorio meno spiccato rispetto ad altri, per questo più tollerato a livello gastrico.

Vogliamo anche ricordare che la Tachiperina avendo un valore di tossicità molto alto per il fegato è la causa più comune di avvelenamento nel mondo,  3g di paracetamolo potrebbero essere anche fatali causando danni epatici consistenti, dolori forti e altre problematiche gravi possono comparire anche dopo le 24 ore.

In verità non è proprio il paracetamolo ad avvelenare il vostro fegato, ma è un metabolito che si trova nella sua composizione. Se vi siete accorti di aver ingerito più paracetamolo del solito ( sopra i 3 Grammi , si parla di grammi e non di Mg come le confezioni che acquistate, 3 compresse da 1000Mg sono 3 Grammi.) non aspettate e informate subito il medico che provvederà a somministrarvi una cura adeguata a risolvere il problema.

Sintomi di sovra-dosaggio
  • Anoressia, nausea e vomito, seguiti da un marcato decadimento delle condizioni generali;
  • Pallore;
  • Malessere generalizzato;
  • Diaforesi;
  • Aumento dei livelli ematici di bilirubina, lattico-deidrogenasi e delle transaminasi epatiche;
  • Riduzione dei livelli ematici di protrombina;
  • Danni epatici che possono portare a coma e morte

Conclusioni.
Non esagerate nelle dosi e nella durata della cura, per non avere problemi al fegato, ai reni e al sangue.  

 

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